Tutti conoscono Leo Pulp, il personaggio noir-umoristico di Claudio Nizzi e Massimo Bonfatti, o per lo meno tutti quelli che hanno avuto la fortuna di coglierne al volo la breve parabola nel cielo stellato delle produzioni Bonelli tra il 2001 e il 2007.
Come ogni cometa che si rispetti, la pubblicazione di questo personaggio, inspiegabilmente interrotta dopo soli tre episodi, ha lasciato dietro di se una scia leggendaria che ha indotto una vasta schiera di aficionados ed estimatori a chiederne il ritorno, che ora si manifesta grazie ad una riedizione di pregio della piccola ma già rinomata casa editrice Saldapress conosciuta tra i lettori soprattutto per l’edizione italiana della zombie-saga The Walking Dead.
Tre singoli volumi di grande formato ripropongono le avventure hard bolied in chiave umoristica del detective privato Leo Pulp nella rutilante Los Angeles anni ’40 in cui si mischiano il fango limaccioso dei sobborghi malfamati coi lustrini e lo champagne della Mecca del Cinema, gli spari delle pistole e i flash dei fotografi di cronaca nera e di scandali rosa.
Il pregio nell’edizione sta in un’accuratissima proposta grafica che permette di valorizzare le tavole splendidamente illustrate da Bonfatti e rendere ancora più godibile la storia farsesca di Nizzi ricca di riferimenti storici e cinematografici. Per l’occasione sono state apportate molte piccole modifiche o correzioni alle tavole originali e ognuno dei tre volumi è arricchito di ben 18 pagine di contenuti speciali sui “dietro le quinte” della lavorazione con una moltitudine di illustrazioni inedite, schizzi di prova, fasi intermedie accompagnate dai freschi commenti di Bonfatti con aneddoti e spiegazioni. Il tutto è integrato da introduzioni di Nizzi & Bonfatti e presentazioni di grandi nomi del fumetto come Francois Corteggiani, Vittorio Giardino e Luigi Bernardi.
Ma la proposta non finisce qui, ed ecco perché ne parliamo su ComicArtCity!
Questa riedizione Saldapress di Leo Pulp, che si può considerare la prima, vera edizione all’altezza del personaggio e degli Autori, ha una duplice versione, quella brossurata e quella dedicata ai collezionisti, cartonata, incellofanata e contenente una busta che protegge un “PREORIGINAL”, cioè una pagina autentica dello storyboard di lavorazione preliminare di ogni tavola inchiostrata della storia pubblicata in quello stesso volume.
Le storie di Leo Pulp sono ognuna di 94 tavole, quindi sono 94 le pagine di storyboard che, integrate con 6 studi di copertina costituiscono i 100 preoriginals che accompagnano i 100 volumi numerati e firmati dagli autori di ognuno dei tre titoli dell’edizione extra.
La busta semitrasparente che protegge il preoriginal è contenuta a sua volta in una carpetta stampata che riprende i motivi grafici del volume e suggerisce al lettore un altro piano di lettura. La carpetta è, infatti, un fac-simile di una scheda da archivio del detective Leo Pulp, e mentre il preoriginal funge da “reperto”o indizio per la storia appena letta; un’annotazione scritta a macchina dall’investigatore racconta in modo divertente in puro stile hard-boiled il mistero dell’inquietante presenza di due strani individui (Nizzi & Bonfatti) a margine dell’indagine. Il tutto è racchiuso in una seconda busta di color avana anch’essa stampata per l’occasione, incollata (ma staccabile) sulla terza di copertina del volume cartonato, mentre sulla quarta di copertina un’annotazione indica il contenuto del preoriginal.
Ora possiamo chiederci il perché di un’operazione editoriale così particolare e apparentemente complessa. Molti collezionisti da tempo sono a caccia di tavole originali di Leo Pulp, che però l’autore non ha mai avuto intenzione di mettere sul mercato, per quanto sia convinto che il collezionismo contribuisca non poco alla cultura fumettistica in un Paese che tutt’ora è arretrato, anche da questo punto di vista. Il materiale originale di Leo Pulp esistente nei circuiti collezionistici riguarda disegni, schizzi o tavole non direttamente riferibili alle storie vere e proprie pubblicate, mentre i preoriginals sono la fase primaria della creazione delle tavole che poi sono state pubblicate.
Per questo motivo rappresentano quanto di meglio può interessare un vero cultore della Nona Arte e un vero estimatore di Leo Pulp.
Gli abbozzi, spesso curatissimi, delle pagine di storyboard mostrano una miriade di variazioni, annotazioni, modifiche e ripensamenti che rendono pienamente il gusto (da investigatore) della lettura o rilettura del fumetto in una dimensione nuova ed esclusiva di chi sa appezzarne le sfumature e i collegamenti.
A un prezzo veramente abbordabile di 120 euro (se si considera che il volume dell’edizione standard è di 23,50 euro e che la copertina cartonata ha un costo superiore; un preoriginals arriva a costare meno di 90 euro) si può entrare in possesso di un originale che è anche un documento unico e raro (non più di 300 pezzi in commercio) di un grande personaggio del fumetto italiano ormai entrato nella storia.
Chiediamo al direttore editoriale della casa editrice SaldaPress Andrea G. Ciccarelli di chiarire alcune eventuali perplessità del collezionista medio.
Perché avete deciso di abbinare la vendita dei “preoriginals” all’edizione Leo Pulp Saldapress?
Massimo Bonfatti ha partecipato attivamente e con grande entusiasmo alla preparazione della trilogia. Abbiamo cercato di dare il meglio, insieme, per realizzare la veste ideale e perfetta per questo personaggio, dopo che è stato pubblicato in vari paesi (Serbia, Brasile, USA, Germania) in vari formati per lo più economici e poco soddisfacenti. L’idea di abbinare un’edizione per collezionisti ci è stata proposta dal Bonfa allo scopo di sostenere tutta l’operazione editoriale e per accontentare molti collezionisti suoi amici che desideravano acquistare da lui tavole originali di Leo Pulp. Buona parte dei volumi del n°1 sono stati venduti su prenotazione. Ora stiamo preparando i seguenti due titoli e siamo sicuri che la presenza nelle fumetterie (e online) dell’intera trilogia farà impennare le vendite. Abbiamo fatto passare un po’ di tempo dall’uscita del primo Leo Pulp, per varie ragioni contingenti, ma quello che ci caratterizza e che ci fa apprezzare dai lettori è la certezza che le cose che mettiamo in cantiere le facciamo davvero e le facciamo bene.
Il volume Leo Pulp extra è distribuito nelle fumetterie incellofanato. Come fa un collezionista a scegliere il preoriginal di suo gradimento?
È un problema che esiste ma che non scoraggia i veri conoscitori dell’opera di Bonfatti. Noi come editori dobbiamo tutelare i librai dal rischio che in negozio il preoriginals possa venir sfilato dal volume e rubato. Il fatto di non poter scegliere il “pezzo” da acquistare attiene a ovvie ragioni di conservazione dei fragili fogli disegnati a mano ma anche come scelta di principio secondo la quale il vero valore artistico di ogni preoriginal è principalmente quello di documento, legato alla storia editoriale del personaggio e professionale dell’Autore. Come disegnatore il Bonfa è talmente meticoloso che il 90% dei suoi scarabocchi vale il prezzo del cartonato extra. Chi ha più fortuna in questa lotteria si accaparra dei pezzi assolutamente fantastici.
Nel confezionare le buste siamo rimasti allibiti dalla bellezza di queste pagine che pochi - e in alcuni casi nessuno - avevano mai visto.
Anche le pagine meno curate (poche rispetto alla quasi totalità veramente interessante) sono pur sempre pregevoli e significative nel complesso della sua opera. Comunque questo non impedisce, che col tempo, i preoriginals acquistati “alla cieca” finiscano sul mercato, scambiati o rivenduti (e non potranno diminuire di valore) e i collezionisti potranno a quel punto scegliere liberamente. Secondo me i veri commercianti o collezionisti investitori farebbero bene a fare incetta di volumi extra e di preoriginals, visto che 300 pezzi sono pochissimi in scala internazionale e visto che Leo Pulp, che abbia o no una continuazione editoriale, ha lasciato il segno.
Anche se il prezzo di ciascun preoriginal (escluso il volume) arriva a costare meno di 100 euro, si tratta pur sempre di pagine di storyboard e non della tavola originale.
Se Bonfa mettesse in vendita le tavole inchiostrate queste raggiungerebbero quotazioni di molto superiori e quindi proporzionate. Ma l’autore, che è in possesso di tutte le tavole originali, è più interessato a conservarle per eventuali mostre o donazioni a musei e collezioni pubbliche che ne hanno fatto richiesta. Come editore faccio notare che Leo Pulp è da considerarsi una rarità assoluta nel fumetto Italiano. I suoi autori (ogni preoriginal è firmato a matita da entrambi) sono esponenti di prima grandezza; Nizzi è considerato da molti il più importante sceneggiatore di fumetti italiano e Bonfatti è il degno erede di una scuola che attraverso Bonvi e Silver ha lasciato un segno indelebile. Non contento di questo Bonfa è stato capace di diversificare la sua opera con produzioni limitate ma di altissima qualità (da Cattivik ai Girovaghi a Leo Pulp fino a Capelli lunghi, un capolavoro realizzato su una sceneggiatura inedita Mario Monicelli).
Ma separare il preoriginal dal volume, dal punto di vista del collezionista, significa distruggere una sorta di integrità originaria, mentre per mantenerla si è viceversa costretti a conservare chiuso il volume e non poter ammirare il preoriginal.
Vero. Questo è da sempre uno dei dilemmi del collezionismo. Infatti non sempre le opere d’arte si presentano con caratteristiche adatte alla conservazione, all’esposizione e alla fruibilità. Qui si vede l’intelligenza del collezionista che non è un semplice accumulatore di “pezzi” e sa comprendere la funzione dell’opera d’arte. I volumi vanno aperti (come i francobolli timbrati) e il preoriginal goduto esteticamente e intellettualmente. Poi potrà essere scambiato o rivenduto assieme al volume o separatamente, e iprezzi si adegueranno alle condizioni di domanda e offerta. E’ chiaro che il volume chiuso ha il valore aggiunto della “sorpresa” ma anche questo fattore non avrà problemi a definirsi in termini prezzi tramite contrattazione.
Quindi questa operazione è limitata ai soli tre titoli di Leo Pulp o avete intenzione di ripeterla per altri titolo o autori della collana Maèstro entro cui è stato pubblicato Leo Pulp?
Maéstro è la nostra collana sul fumetto d’autore re, tra gli autori che ospita, oltre a Nizzi e Bonfatti, ci sono Frank Cho, Dave Stevens, Andreas e Carmine Di Giandomenico. Quello che ci sta a cuore comunicare è che, attraverso queste edizioni, noi cerchiamo di soddisfare le esigenze di un pubblico ristretto ma colto e consapevole. L’idea dei preoriginals è una pensata di Bonfatti in piena sintonia col suo modo di fare e il suo atteggiamento professionale, scrupoloso ma anche innovativo ed eclettico, capace di esplorare dinamiche esterne al solito rapporto autore-editore-lettore. Bonfa ha voluto fare un regalo ai suoi fans ma è consapevole che, presto, il mercato degli originali si contenderà a caro prezzo i pochi preoriginals in circolazione. Altri autori avranno altre idee e, nel possibile, noi cercheremo di realizzarle assieme a loro perché le sfide ci divertono e ci appassionano.
Di seguito alcuni esempi di preoriginals (pagine di storyboard e studi/schizzi per copertine):