Inauguriamo oggi una nuova rubrica di interviste fatte ai grandi maestri del fumetto italiano.
La rubrica si chiama “Un'intervista originale” e utilizza lo scontato gioco di parole per mettere in evidenza la caratteristica principale di queste interviste, ossia che sono incentrate esclusivamente sulle tavole originali.
Eviteremo di porre domande scontate sulla carriera del disegnatore, perchè spesso sono domande ormai trite e ritrite, ma porremo l’attenzione esclusivamente sui vari aspetti che interessano maggiormente noi appassionati di tavole originali.
Iniziamo la serie di interviste con quello che è considerato uno dei maestri del fumetto comico italiano e appezzato autore Disney a livello mondiale, Giorgio Cavazzano.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare Cavazzano durante l’ultima Comicon di Napoli e il Maestro si è prestato molto volentieri a rispondere alle nostre domande. © Immagine soggetta a Copyright
Partiamo con la serie di domande focalizzandole innanzitutto da un punto di vista tecnico. Infatti, il collezionista di originali incalana la sua passione per un autore o un personaggio dei fumetti acquistando un “manufatto”, la tavola originale appunto, che ha tutta una serie di caratteristiche tecniche che variano da autore ad autore e che quindi per gli appassionati è importante conoscere anche per poter evitare di acquistare opere false.
Quindi, Maestro Cavazzano, ci può innanzitutto dire quali sono i materiali che usa per disegnare?
Io disegno con il pennino che per me è sempre divertente poter utilizzare ed è con questo strumento che riesco a tirare furori il mio vero stile. Ovviamente uso anche la china per il definitivo su cartoncino.
Quanto tempo impiega mediamente per la realizzazione di una tavola?
Per realizzare una tavola impiego circa un paio d’ore a matita, in una giornata lavorativa piena dalle 6/8 ore.
Quali sono i personaggi che le piace di più disegnare?
Se parliamo della Disney, dipende dal mio stato d’animo: ci sono giornate, non dico di essere tenebroso ma più propenso all’avventura e allora preferisco disegnare Topolino; mentre se facciamo riferimento come a questa mattina a Napoli, quando c’era il sole, appena alzato avrei voluto disegnare volentieri una storia dei Paperi; se invece litigo con mia moglie o mi arriva una bolletta che non mi aspettavo, penso a Gambadilegno…
Nell’approccio alla realizzazione di una tavola, realizza molti studi o bozzetti preparatori?
Ci sono delle vignette che devono essere costruite, stabilendo un loro ordine: devono essere costruite secondo l’ordine delle immagini per poi partire con uno schizzo primario fino a passare all’esecuzione reale della tavola. Quindi sì, spesso mi capita di realizzare degli studi o bozzetti prima di passare all'originale definitivo.
Che rapporto ha con i collezionisti di tavole originali?
Con i collezionisti di tavole originali ho un rapporto molto particolare. Non c’è un collezionista vero e proprio, c’è l’appassionato a cui basta uno schizzo, mentre il collezionista quello con la C maiuscola deve collezionare di tutto e quindi deve possedere qualsiasi cosa e questo aspetto non mi piace. Preferisco di più avere un rapporto con l’appassionato che ama il tuo disegno perché lo sente.
Lei vende originali direttamente?
Ne vendo pochissimi anche perché preferisco conservarli per darli in eredità ai miei figli e ai figli dei miei figli. Possiamo anche dire che qualcosa vendo per il piacere di sapere che la persona che ha acquistato un mio disegno se lo tiene perché apprezza realmente il mio lavoro.
Realizza disegni su commissione?
Qualche volta lo facevo, ora sono abbastanza impegnato e preferisco dedicarmi un po’ di più allo sport e alla mia famiglia.